lunedì 24 marzo 2008

Phishing: non cascateci !!!

Un servizio di home banking, e-commerce, ecc. non chiederà mai codici di accesso, numeri di carta di credito, codici bancomat o password inviando e-mail o lettere o telefonicamente. Chi gestisce questi servizi conosce bene quali sono i pericoli di furto dei dati dei propri utenti e non farà mai richieste del genere.

Ecco alcuni consigli per non cascarci:

  • Entrare nella pagina digitando l'indirizzo (url) direttamente nel browser (Internet explorer, Firefox, Safari, ecc.). Non accedere mai al sito di un servizio di home banking, e-commerce, sanitario, postale, INPS, ecc. che chiede di autenticarsi da un link inserito in un messaggio (e-mail, instant messaging, ecc.). Anche se il link nella e-mail o la barra degli indirizzi web risulta (apparentemente) corretto, non dimenticare che esistono delle tecniche per mascherare l'indirizzo fasullo con uno corretto. Questi collegamenti potrebbero condurre la vittima a connettersi al sito pirata. Purtroppo potrebbe accadere anche che da una pagina apparentemente innocua qualcuno possa vere modificato il vero indirizzo del servizio di home banking o del negozio on line preferito con uno falso con il quale rubare i dati di autenticazione. Controllare sempre l'indirizzo sulla barra del browser.
  • Se per errore si sono inseriti i codici sulla pagina di un sito sospetto, contattare immediatamente l'assistenza clienti del servizio in questione. Se è possibile, entrare nella pagina digitando l'indirizzo (url) direttamente nel browser Internet e cambiare almeno la propria password.
  • Denunciare alle autorità eventuali usi illeciti delle proprie informazioni e notificare eventuali sospetti relativi al furto d'identità.
  • Numero totale di casi di phishing in Italia: 2.115
  • Crescita del livello di phishing rispetto al 1° trimestre 2007: 940 %
  • Obiettivo principale: Poste Italiane 77,11 %

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